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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

679330
Praga, Emilio 33 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

Curvo sul bacino da cui esalava un acre odor di sapone, prova che quella sera le comari avevano fatto il bucato, egli teneva le braccia, nude fino

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Giunti alla sala da pranzo, trovammo la tavola imbandita. Il curato mi fe' sedere alla sua destra; uno dei due preti che avevo intraveduto alla messa

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Uno squillo sottile e prolungato rispose allo scrollo potente che il sagrestano, avvezzo alle corde del campanile, aveva dato all'esile cordicina

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un'occhiata intorno per la cucina, si rivolse a Mansueta, che si era pur alzata al suo arrivo e che lo stava contemplando come una imagine santa. I rintocchi

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che dal crepito della lampada ad olio. Ma Beppe si alzò di repente, e, piantatosi fra me e il campanaro, prese un atteggiamento che ci fece paura; un

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Tuttociò che aveva visto e inteso in quei due giorni mi sconvolgeva la testa: sentivo un vivo desiderio di raccoglimento, di riflessione. Cosa

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Fra parecchie centinaia di versi che, in mancanza di meriti più assoluti, ebbero incontestabilmente quello di sciogliere per bene lo scilinguagnolo

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Uscito nella via mi fermai per accendere il sigaro: e, senza volerlo, intesi che il sindaco parlava di me chiamandomi «lo scarabocchino». Non era

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, le caldaie, i filtri, i setacci, le ventole e tutti gli altri utensili che abbellivano il porticato e la farmacia dell'onorevole mio collaboratore

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quattro, che la terra della carbonaia era del Comune e deve ritornare al Comune. Ci dò un'occhiata ancora, mentre voi pranzate e in quattro salti sono

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Una scampanellata che venia dalla camera di Don Luigi interruppe il racconto terribile del povero vedovo. - Dio mio, sclamò, come destandosi a sua

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sopravvento. Il dire che la bontà soggioga l'animo malvagio mi è sempre parso un luogo comune inventato dall'ottimismo. Nella realtà prevale il malvagio

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Molti anni, ciò che vuol dire molte sciagure, sono passati dal giorno in cui bussai a quella porta. Compivo i venti, avevo la valigia del pittore

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illuminato e i riflessi cadevano sulle casupole della piazzetta. La sera era buia: nelle tenebre fitte del villaggio, nessun altro lume che quello della

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di castagni piantati all'infuori, a distanza ineguali. Salii verso la chiesa, da cui uscivano, miste al brontolìo della folla accalcata che giungeva

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il povero papà era un uomo di buon umore: pigliava in santa pace le miserie che Dio gli mandava e portava la sua croce senza tirar mai un lamento

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. Le donne De Boni erano citate per le loro gonne di seta e cotone, lusso che non si permettevano se non la moglie dell'Intendente e la sorella

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incontro al magistrato. Discesi anch'io colla folla smaniosa di vedere il nuovo personaggio del dramma terribile che da dodici ore metteva sossopra Sulzena

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piccolo mondo che spicca sopra un orizzonte immenso: quivi gli umili casi quotidiani hanno sempre per scena l'ampia campagna, il cielo infinito. Il

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volti, poichè il dottore soggiunse con maggior calore: - È strano; ma è così. Vorrei trasfondere in voi la metà della convinzione profonda che il racconto

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E un dramma sognai, molti drammi sognai, come appena ebbi raggiunto il letto e chiusi gli occhi che, dopo tante emozioni, ne avevano davvero bisogno

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buttate giù, a lunghi intervalli delle pennellate a casaccio di quelle che non persuadono la coscienza, presi una risoluzione, raccolsi i miei

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sommessa. Giunsi col cuor stretto alla porta della cucina, e vidi il farmacista che, curvo sui fornelli, soffiava nel fuoco, disfacendo nel tempo stesso

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Che bella sera, che tramonto fatto per i pittori e per i poeti! Il paesaggio appariva e non appariva. Le forme incerte somigliavano a nubi; nubi che

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Ed io? ... Io vorrei che la vostra curiosità, lettori, somigliasse, anche solo in diciottesimo, quella che mi faceva immobile sotto la cappa del

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Una delle più care soddisfazioni che si possano provare viaggiando, è quella del ritrovarsi, dopo un buon sonno, in un paese dove si è giunti di

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Seguirono dei giorni queti quanto i primi erano stati tempestosi. La vita è piena di tali contrasti «inverosimili». Pareva che tutta quella burrasca

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affrontare, ma di vincere la battaglia che gli si offriva. Passò in Inghilterra, le terra eternamente ospitale a tutte le sventure. Si rannicchiò in una

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Passarono parecchi anni; ed io pure alle volte dimenticai i miei amici di Sulzena e di Zugliano. Un giorno che passavo da Varallo, mi prese ad un

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d'accanto. Poi indicandomi le prime stelle che spuntavano in fondo al firmamento, - come continuasse un discorso cominciato disse: - Credo che quei

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con lui e terminare il lavoro, non pensavamo che noi due, pochi mesi dopo, l'avremmo terminato senza lui. Da molti anni il Pungolo di Milano, che

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veglia e il sonno, mi somigliarono ai colpi di un martello che mi battesse sulla nuca. I galli, sparsi qua e là nelle soffitte e nelle cantine

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tempo stesso colorito di un uomo di mondo che discorre di cose serie. A parte la speciale gravità delle circostanze, il suo racconto era per sè stesso

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